Minato D. Namikaze, [scheda integrale]

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view post Posted on 18/1/2018, 17:52     +1   -1




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Minato D. Namikaze (ミナト・D・波風) è originario del Villaggio del Vortice e discendente del clan Uzumaki. Proveniendo da una dimensione futura alternativa dove la Forza Alleata Ninja è riuscita a sconfiggere l'Akatsuki durante la Quinta Grande Guerra e dove una minaccia sconosciuta incombe sul mondo con il desiderio di porne fine, torna indietro nel tempo di vent'anni con l'intento di indagare proprio sulle origini di quest'ultimo prendendo in mano il desiderio disperato dei sopravvissuti al fine di portare nuovamente la pace. Una volta ritrovata Kushina Uzumaki, si unisce ai ninja di Konoha come Guardiano. Con il tempo, viene coinvolto in diverse dinamiche che riguardano la guerra contro l'Akatsuki facendo incontri inaspettati che lo portano ad indagare anche sui viaggi spazio-tempo. A seguito della morte del temuto uomo mascherato, egli viene riconosciuto come il Salvatore del Mondo nella sua dimensione natia, fatto che gli permette poi di raggiungere la carica di Hokage a seguito della scomparsa del predecessore.

Minato D. Namikaze
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Minato D. Namikaze
Future Minato
Savior of the World
Child of the Prophecy

Debutto

Avventura:

Un Misterioso Ragazzo

Epilogo

Avventura:

Hokage


Personale

Compleanno:

Astrological_Sign_Aquarius 25 Gennaio

Sesso:

Gender_Male Maschio

Età:

Parte I: 23


Parte II: 25


Parte III: 27


Parte IV: 32

Altezza:

190 cm

Peso:

76 kg

Classificazione:

Grado S


Sensitivo


Eremita


Pseudo Forza Portante

Forza Portante:

Shukaku, Matatabi, Isobu, Son Gokū, Kokuō, Saiken, Chōmei, Gyūki, Kurama

Affiliazione:

Uzushiogakure_Symbol Uzushiogakure


Konohagakure_Symbol Konohagakure


Shikkotsu_Forest_Symbol Shikkotsurin


Allied_Shinobi_Forces_Symbol Forza Alleata Ninja

Clan:

Uzumaki_Symbol Uzumaki


Info

Grado:

Parte I: Guardiano


Parte IV: Grado S (Ex-Guardiano)


Epilogo: Hokage

Registrazione Ninja:

006510

Età Accademica:

10


Natura Chakra:

Nature_Icon_Water Acqua (Affinità)

Nature_Icon_Wind Vento

Nature_Icon_Fire Fuoco

Nature_Icon_Earth Terra

Nature_Icon_Lightning Fulmine

Nature_Icon_Yin Yin

Nature_Icon_Yang Yang

Nature_Icon_Yin_Yang Yin - Yang


Famiglia

Silver D. Namikaze / Kitsune (Padre)

Ayako Uzumaki (Madre)

Kushina Uzumaki (Moglie)

Menma D. Namikaze (Figlio)


Caratteristica Unica

Può compiere viaggi spazio-temporali


Jutsu

Arte dell'Acqua: Muro Acquatico

• Arte dell'Acqua: Pilastro Acquatico

Arte dell'Acqua: Onda Acquatica Tagliente

Arte dell'Acqua: Tecnica del Drago Acquatico

Arte del Vento: Rasengan

• Arte del Vento: Rasenshuriken

• Arte del Vento: Rasenshuriken Superiore

Dislocazione Istantanea

• Dislocazione Istantanea: Guida del Tuono

Omicidio Silenzioso

Rasengan

• Rasengan Superiore

• Rasengan Titanico

• Ultra Rasengan Titanico

Rasenshuriken dei Cercoteri

Sfera della Verità

Sigillo Quadrangolare

• Sigillo Ottagonale

Tecnica del Mimetismo

Tecnica del Richiamo: Katsuyu

Tecnica del Trasferimento del Chakra

Tecnica del Velo di Nebbia

Tecnica della Paralisi

Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo

• Tecnica Estrema della Moltiplicazione del Corpo

Yomotsu Hirasaka


Armi

Kunai a tre punte con sigillo

Background

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Minato, figlio del Settimo Raikage, nonchè Guardiano della Nuvola, Silver D. Namikaze, e della Forza Portante di Shinju, Ayako Uzumaki, nasce il giorno 25 Gennaio in una umile casa nel Villaggio del Vortice. Tutto ciò avviene lontano da occhi indiscreti per proteggerlo il più possibile da coloro che serbano rancore nei confronti di suo padre, in quanto ancora coinvolto nelle dinamiche della Nuvola, a seguito di un viaggio diplomatico, finito nel peggiore dei modi, nella Foglia. Con la morte di quest'ultimo per mano del vendicativo Kazekage, avvenuto alcuni anni dopo, Minato si trasferisce con sua madre proprio là per ricevere maggior protezione, e clemenza, dall'Hokage Tsukuyomi Kaguya Uchiha che li accoglie senza pensarci due volte. Per seguire le orme del suo defunto genitore, decide di intraprendere la carriera di ninja con l'obiettivo di diventare anch'egli un Guardiano iscrivendosi fin da subito in Accademia dove fà amicizia con i suoi nuovi compagni. Con pazienza e dedizione, ottiene l'apprezzamento dai suoi maestri vista la sua buona predisposizione ad apprendere ed eseguire velocemente i vari stili di lotta che gli viene proposto. Pochi giorni prima della fase finale di selezione per diventare Chūnin, Minato salva Kushina, appartenente al clan Uzumaki, dal tentativo di rapimento da parte di un piccolo gruppo di uomini intento a venderla al mercato nero. I due diventano subito buoni amici ma un sentimento profondo li lega ancora di più. Alcune settimane dopo la ragazzina misteriosamente sparisce senza lasciare alcuna traccia di sè. Minato cerca in tutti i modi di ritrovarla ma su consiglio dei suoi compagni si ritrova costretto ad arrendersi ponendo così fine alle ricerche. Durante la Quinta Grande Guerra, a cui partecipa, la Forza Alleata Ninja riesce a sconfiggere, seppur a fatica e con numerose vittime, l'Akatsuki e sua madre, per salvare il mondo da una catastrofe certa ed evitare futuri scenari simili, decide di sacrificare la propria vita confinando dentro di sè l'appena risvegliato demone a Dieci Code utilizzando il Sigillo del Diavolo. Dopo un breve periodo di pace, i nove cercoteri rifanno la loro comparsa seminando morte e distruzione ovunque fino a quando qualcuno riesce a sconfiggerli sigillandoli uno ad uno dentro di sé. Tutti lo reputano il nuovo Salvatore ma ben presto capiscono che il suo unico scopo è quello di porrere fine al mondo ninja iniziando a radere al suolo villaggio dopo villaggio fuorchè quello della Foglia dove diviene l'ultimo baluardo di speranza per contrastare il nemico più potente persino degli Akatsuki. Per far luce su questa vicenda, Minato effettua un viaggio indietro nel tempo di vent'anni tramite una misteriosa spaccatura spazio-temporale trovata per caso durante una delle sue ultime missioni, in una grotta sotterranea nei pressi di un accampamento dove si presuppone che i sequestratori avevano tenuti gli ostaggi tra cui Kushina. Da lì incontra quello che sarà il nonno di quest'ultima e viene a conoscenza di un perfido e famoso personaggio che rapisce, assieme alla sua fedele banda, donne e bambine nei villaggi prevalentemente poveri. I due lo affrontano a viso aperto ma vengono inesorabilmente sconfitti lasciando nello spirito di Minato uno sconforto tale da deprimersi. L'Uzumaki aiuta il ragazzo sigillando parte dei suoi ricordi, tra cui il loro incontro, e lo rispedisce in qualche modo nel futuro. Alcuni mesi dopo Minato, ripresosi dopo lo scontro, rieffettua il viaggio temporale ed incontra di nuovo il nonno di Kushina ma non più giovane rispetto al precedente e decidono di studiare per giorni le varie combinazioni di attacco da attuare durante lo scontro ma inesorabilmente falliscono ancora. L'Uzumaki sigilla nuovamente i ricordi di Minato e lo rispedisce nel futuro con la speranza di rivederlo un giorno più forte di prima. Con il pensiero sempre rivolto alla sua cara amica scomparsa, il giovane ragazzo, durante la guerra contro Kitsune, si allena duramente sotto la guida di maestri famosi provenienti delle Cinque Grandi Terre Ninja soprattutto quello di Kiri dove apprende tecniche e il loro stile di lotta chiamato Omicidio Silenzioso, diventando così l'unico ad essere in grado di portare al termine qualsiasi tipo di missione. In molti credono che sia il tanto atteso "Figlio della Profezia", ovvero colui che, grazie alle sue gesta, cambierà le sorti del mondo.

Personalità

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Cresciuto in una dimensione futura apocalittica, Minato ha sviluppato un forte senso protettivo nei confronti delle persone a lui care, imparando al contempo ad essere cauto e poco incline ai rischi nelle situazioni in cui reputa inutile un suo intervento. Dimostra un profondo affetto in particolar modo nei confronti di Kushina e non ha paura di sacrificare la propria vita nel caso l'amata kunoichi fosse in pericolo, inoltre prova in ogni modo a non darle preoccupazioni quando gli capita qualcosa di brutto. Seppur temuto in quanto ninja di alto livello, è pur sempre un animo gentile, spesso incline a dare buoni consigli al prossimo. Non tollera coloro che pensano che la vita rappresenti solo un gioco o che usano le proprie capacità in modo improprio mettendo a repentaglio l'incolumità propria e quella altrui. Nonostante sia, come già detto, un tipo piuttosto prudente e guardingo, ha in svariate occasioni mostrato una gran dose di coraggio partecipando, fra tutte, alla Quinta Grande Guerra nella dimensione temporale natia. Lo spirito indomabile e la forte ambizione ereditati dai suoi genitori deceduti sono una delle caratteristiche che più rappresentano Minato e che lo spingono a combattere per la pace, per la giustizia e per coloro che più gli stanno a cuore, anche dopo la sconfitta del temibile uomo mascherato.


Apparenza

Minato è un ragazzo alto dal fisico atletico e possente, ha gli occhi blu, carnagione chiara e i capelli biondi a punta. Indossa la sua tipica divisa da Jōnin del Villaggio della Foglia che consiste in una tuta aderente e pantaloni color blu, un giubbotto verde realizzato in stoffa e cuio di taglia media tipica dei ninja di tale grado e un paio di sandali in gomma di color blu chiaro. Vi sono ricamati dei simboli del Villaggio del Vortice sulla schiena del giubbotto e due sulle braccia della tuta. Minato sfoggia infine un lungo soprabito rosso a maniche lunghe con un colletto alto, su cui attorno ad esso sono impressi dei magatama neri, un motivo a fiamma nera lungo l'orlo, due cerchi neri in corrispondenza delle sue spalle da cui si estendono delle fasce nere lungo le braccia e lungo l'apertura della veste. Sul retro è stilizzato un Rinnegan con nove magatama neri in tre file sottostanti. A seguito dell'attivazione della Modalità Eremita delle Sei Vie, il soprabito scompare per sempre decidendo quindi di cambiare completamente abbigliamento indossando un semplice kimono completo color bianco con impresso gli stessi disegni presenti nel precedente indumento. Ultimamente ha deciso di riproporre il vecchio outfit tipico dei ninja della Foglia indossando alla fine un lungo soprabito privo di magatama fatto eccezione per alcuni simboli che riconducono al Villaggio del Vortice.

Ninjutsu Spazio-Tempo

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La tecnica segreta di Minato è la Dislocazione Istantanea e gli permette di teletrasportare in un batter d'occhio sè stesso, e qualsiasi cosa che sia a contatto, in qualunque posto dove vi è stato impresso il suo sigillo speciale che siano oggetti, posti o persone. Spesso li applica nei suoi kunai a tre punte che poi vengono disseminati in tutto il campo di battaglia prima di iniziare uno scontro in modo da potersi teletrasportare in qualsiasi momento per cogliere alla sprovvista i suoi nemici. Può dislocare cose e persone senza doverli accompagnare. Riesce anche a incorporare la formula in altri sigilli a distanza dove poter giungere luoghi lontanissimi percependoli perfettamente grazie al controllo perfetto che ha su questa tecnica. Minato, infine, può erigere una barriera spazio-dimensionale capace di deformare attacchi potenti come la Bijūdama e di indirizzarli verso un punto dove è presente il sigillo della dislocazione. Unendo il potere della Modalità Eremita delle Sei Vie con i chakra dei cercoteri, è stato in grado di creare delle fratture spazio-tempo per effettuare viaggi tra più dimensioni e di richiuderle subito all'occorrenza.

Modalità Eremita

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Dopo aver ricevuto in dono i ricordi e le conoscenze riguardante l'Arte Eremita da suo padre, Minato lascia il Villaggio della Nuvola assieme alla ritrovata Kushina per condurrere un personalissimo allenamento. Senza l'aiuto di un richiamo, ha imparato a percepire e a raccogliere l'energia naturale equilibrando il suo chakra in modo ottimale e lo si evince dalla pigmentazione celeste intorno agli occhi. Per by-passare il malus della immobilità, crea al massimo due copie d'ombra che hanno il compito di raccogliere il chakra naturale mentre lui è impegnato nel combattimento e una volta che ritiene opportuno attivare la modalità non deve fare altro che far disperdere una copia. Nella Modalità Eremita tutti i parametri fisici, velocità, forza, resistenza, agilità e riflessi, aumentano considerevolmente così come per le Arti Magiche e Marziali sfruttando il chakra naturale anzichè il suo, può individuare e riconoscere le fonti di chakra nel raggio di svariati chilometri e di conseguenza è capace anche di percepire gli attacchi di chakra senza bisogno di vederli ed infine, concentrando il chakra eremitico in una specifica parte del corpo, riesce ad aver maggior resistenza a qualsiasi attacco che lui riceverebbe. Grazie ai poteri conferiti da Akane Uzumaki, Minato, oramai privo dei demoni a causa dell'estrazione, risveglia una nuova versione, assopita nel tempo, della Modalità Eremita. Egli viene avvolto interamente da un chakra blu luminoso come per i sigilli a forma di vortice e allo stesso tempo i suoi lembi appaiono perennemente infuocati, che vanno a prolungare creandone dei nuovi lungo le gambe. Le abilità che ha acquisito sono del tutto sconosciute ma si presuppone sia nettamente superiore rispetto alla semplice versione.

Modalità Eremita delle Sei Vie

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Con il potere ricevuto da Hagoromo Ōtsutsuki del futuro, combinandoli assieme alla zanna del demone a nove code, Minato ha avuto accesso alla Modalità Eremita delle Sei Vie e lo testimonia la presenza del simbolo del sole presente sul palmo della mano sinistra. Durante il primo utilizzo è stato avvolto interamente da un chakra giallo luminoso come per i sigilli presenti nel soprabito, che allo stesso tempo i suoi lembi appaiono perennemente infuocati, che vanno a prolungare creandone dei nuovi lungo le gambe, piedi e mani. Oltre ad incrementare drasticamente tutti i suoi parametri fisici e la sua capacità sensitiva rispetto alla normale Modalità Eremita, ha potuto utilizzare perfettamente tutti e cinque i tipi di chakra assieme allo Yin e Yang, riaccendere la forza vitale di una persona morente rigenerando persino gli organi perduti, accelerare la propria guarigione da ferite varie e levitare in aria. Inoltre ha potuto contare su nove Sfere della Verità, che ruotano sospese in aria dietro di sè in modo circolare, che ha potuto modellare a suo piacimento che siano Rasenshuriken o armi. Questi poteri sono scomparsi a seguito dell'estrazione dei falsi demoni e allo scontro con Indra Uchiha per liberare il mondo ninja dalla versione depotenziata dello Tsukuyomi Infinito.

Genio dell'Omicidio Silenzioso

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Grazie al continuo allenamento con uno dei più grandi shinobi di Kiri, nonchè ultimo sopravvissuto nella dimensione futura da cui proviene, e a caratteristiche di innata compatibilità, Minato è riuscito a perfezionare la Tecnica dell'Omicidio Silenzioso abbinandola alle proprie capacità fisiche diventandone un Genio. È in grado di individuare qualsiasi avversario con i sensi alternativi alla vista, di solito l’udito o l’olfatto, sviluppandoli al di là delle normali capacità ninja e di compiere qualsiasi movimento senza far rumore, risultando impercettibile a chiunque non possieda tale caratteristica o qualsivoglia abilità percettiva. Lui stesso ammette di essere successivamente l'unico in grado di portare al termine qualsiasi tipo di missione, spionaggio e non, al 99,9% sfruttando l'oscurità o la Tecnica del Velo di Nebbia a suo vantaggio. Non mensiona di appartenere ad un'organizzazione specifica.

Ninjutsu

Minato dimostra fin da bambino la capacità di rivelare e riconoscere fonti chakra di ciascun ninja, e tecniche, a svariati chilometri di distanza da dove si trova e di sopprimere il proprio in caso di necessità. Riesce inoltre a mimetizzarsi con l'ambiente circostante, paralizzare i propri avversari, creare numerose copie reali di sé ed evocare la leggendaria Katsuyu, lasciata in eredità da suo padre poco prima di morire.

Fūinjutsu

Grazie agli insegnamenti di Kushina, Minato apprende sia la Tecnica del Sigillo Quadrangolare e sia quella Ottagonale. Quest'ultima viene usata per la prima volta per sigillare il demone a sei code nel corpo di un ninja del Villaggio della Foglia.

Rasengan

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Il Rasengan è la tecnica creata da un potente ninja dopo aver osservato la Bijūdama e il padre di Minato, ossessionato dai cercoteri, aveva tentato di farla sviluppare in un qualcosa di unico e potente ma fallì per mancanza di tempo in quanto doveva adempiere alla carica di Settimo Raikage. Minato, invece, riesce con il tempo a farne sua bruciando velocemente le tappe: sa controllare due Rasengan con entrambe le mani simultaneamente, incrementarne esponenzialmente la sua dimensione e formare un shuriken con l'aggiunta del chakra del vento. Una volta imparato a controllare la Modalità Eremita, infonde anche il chakra naturale nel Rasenshuriken aumentando ulteriormente la sua dimensione, la sua potenza distruttiva e il suo raggio d'azione potendolo lanciare in direzione dei suoi avversari ed ostacoli. Con la Modalità Eremita delle Sei Vie ha potuto trasformare le Sfere della Verità in Rasenshuriken e renderle ancora più devastanti incanalando il chakra dei cercoteri nella quale è riuscito a risucchiare qualsiasi tipo bersaglio senza lasciare traccia di sè come una specie di buco nero.

Natura Chakra

Minato possiede fin da bambino un'ottima padronanza dell'Arte dell'Acqua. Riesce a creare una fitta cortina di nebbia in modo da combinare con l'Omicidio Silenzioso e far fuoriuscire dalla sua bocca una corrente d'acqua corrente pressurizzata capace di tagliare di netto qualsiasi ostacolo. Può inoltre creare un muro acquatico, tanto resistente da poter annullare una potente tecnica di fuoco, e creare numerosi draghi acquatici pronti a scagliarsi contro i nemici. Grazie alla Modalità Eremita delle Sei Vie ha potuto controllare perfettamente tutti e cinque gli elementi del chakra compresi Yin e Yang e disponendo di una vasta riserva di chakra che da esso ne deriva è stato in grado di plasmarne e di trasferirne parte di esso verso altre persone, cercando di adattarlo al loro specifico tipo di chakra, come protezione e ne può controllarlo remotamente. Poco prima dello scontro finale contro l'uomo mascherato, Minato ha usato questo potere per avvolgere Kushina in uno strato di chakra giallo luminoso simile al suo.

Pseudo Forza Portante

Minato è stato una Pseudo Forza Portante dopo aver ricevuto tutte e nove le bestie codate, rivelatosi poi essere geneticamente riprodotte in laboratorio dall'Akatsuki, dall'uomo mascherato al fine di usare i loro poteri e quello della Modalità Eremita delle Sei Vie per bloccare i quattro meteoriti pronti a schiantarsi nei villaggi di Konoha, Iwa, Kiri e Suna. Inizialmente i pseudo demoni hanno cooperato con Minato ma per qualche motivo, con il passare degli anni, hanno provato a opporre resistenza prendendo quasi il sopravvento soprattutto durante un evento mensionato dall'Hokage del futuro. Quest'ultimo, su consiglio di Indra Uchiha, gli ordina di farseli estrarre riuscendo a sopravvivere, rispetto alle altre Forze Portanti, grazie anche all'aiuto di Kushina.

Missioni

Livello D

Livello C

Livello B

Livello A

Livello S

4

8

25

19

23


Saga del Ragazzo Venuto dal Futuro

parte1

L'avventura nel passato di Minato inizia nel suo paese natio: il Paese del Vortice. Assicuratosi della sua incolumità a seguito del viaggio Spazio-Temporale, parte alla volta del Villaggio della Nuvola per alloggiare per un breve periodo nell'appartamento dove suo padre un tempo aveva trascorso parte della sua vita prima di diventare Settimo Raikage. Da lì, incontra una giovane ragazza dai tratti tipici del clan Uzumaki, sua vicina di casa. A seguito di un calo fisico dovuto al viaggio, finalmente la riconosce: si chiama Kushina ed è la sua amica ai tempi dell'esame per i Chūnin scomparsa molti anni prima. A seguito della nomina a Guardiano, Minato viene incaricato di recarsi nel Villaggio della Foglia in rappresentanza della Nuvola al fine di svolgere il ruolo di esaminatore nella fase finale dell'esame di selezione dei Chūnin dove, alla sua conclusione, incontra, ad un chiosco di ramen, un anziano che gli confida un problema che stava attanagliando il suo umile villaggio di appartenenza da alcune notti: in un tempio sacro situato in una crocevia tra i tre paesi principali si avvertivano strani versi demoniaci e strani fasci di luce. Data la curiosità tipica del carattere del Namikaze, decide di aiutare l'anziano mettendosi subito in marcia. Una volta giunto a destinazione, incontra il capo dei monaci che gli spiega come tutto aveva avuto inizio ovvero della strana sparizione del fodero di una katana con poteri sacri rivelando, inoltre, che esso trabocca di un potere maligno simile al vaso di Pandora. Minato procede nell'indagine riuscendo a cogliere con le mani nel sacco l'autore del furto in procinto di riportare il fodero al suo posto per poi fuggire. Una forma stilizzata del Kyūbi fa la sua comparsa avvolgendo completamente la struttura convogliando il suo chakra negativo nel fodero stesso. Grazie ad una buona strategia, il ragazzo riesce a purificarlo in qualche modo ponendo fine allo scontro ma nonostante tutto decide di approfondire meglio la questione e difatti, poco dopo, ritrova il ladro del cimelio che lo invita nella sua dimora rivelandosi poi di essere un fabbro come lo erano stati suo padre e i suoi antenati. Egli racconta che il capo dei monaci, in antichità, commissionò al suo avo di forgiare un'arma usando una zanna, che egli portò, come materia prima che poi presero la forma di una katana e del suo fodero. Da lì a breve si imbattè in una evanescenza del demone a nove code furioso nei confronti dei monaci che gli avevano staccato, per appunto, la sua zanna ma per placare la sua ira gli propose un accordo: costruire un piccolo tempo consacrato e porrere l'arma al suo interno in attesa dell'arrivo di una persona che sarebbe venuto dal futuro. Rispettato il suo volere, la vita scorse tranquillamente fin quando, vent'anni prima, la katana non sparì nel nulla lasciando solo il fodero a terra. Minato decide di andare a cercarla e si fa consegnare dal fabbro una mappa che lo avrebbe condotto poi in una grotta, nel Paese della Terra.

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Accompagnato dal maestro di suo padre, incontrato per caso lungo il cammino, riescono, con non poche difficoltà, a giungere in un'ampio spazio capace di contenere l'intero palazzo del'Hokage dove ad aspettarli ci sono i loro alter-ego. Una volta sconfitti, il ragazzo precipita in un burrone aperto sotto i suoi piedi ma si salva grazie all'aiuto di Katsuyu atterrando così in una sala dove è presente sul muro il calco di una mano. Dopo qualche esitazione, appoggia la propria su di esso attivando a sua insaputa un potere capace di spedire la propria coscienza nel futuro. In una Konoha oramai deserta e devastata, Minato si incammina verso il Palazzo dell'Hokage nella speranza di trovare dei superstiti ed invece incontra l'artefice che ha messo fine al mondo ninja ma la sua identità è celata nell'ombra. Preso dal terrore, il ragazzo non reagisce alla minaccia reale lanciata da quest'ultimo ma viene tratto in salvo, prima di perdere i sensi, da un'entità sconosciuta, rivelando poi essere suo padre anche se in versione spirito. Al suo risveglio, sull'Isola della Tartaruga, per istinto si reca nel Tempio delle Bestie Codate dove, all'interno di una stanza speciale, incontra proprio il Settimo Raikage che gli trasmette tutte le conoscenze sulla Modalità Eremita e i suoi ricordi con l'auspicio di riportare la pace nei due mondi. Una volta riportato la sua coscenza nel passato, Kushina e Minato lasciano il Villaggio della Nuvola per compiere il loro allenamento in quanto quest'ultimo perde la sua capacità di percepire, annullare e riconoscere fonti di chakra.

Saga del Guardiano di Konoha

parte2

Un paio di anni dopo, la coppia giunge nella Foresta d'Ossa al cospetto di un Anbu e dell'Hokage Tsukuyomi Kaguya Uchiha in persona per avvisarli che in quella stessa sera il demone a sei code avrebbe attaccato il villaggio. Il capovillaggio, dopo alcune esitazioni iniziali, concede a loro il permesso di entrare mettendo a disposizione una casa ammobiliata. Nemmeno il tempo di sistemare le proprie cose, Saiken fa veramente la sua comparsa. Mentre Kushina lo blocca con le sue catene di chakra, il ragazzo, prima di confinarlo nel corpo di una Forza Portante prescelta, sfrutta la sua nuova abilità per mettersi in contatto con il demone venendo così messo al corrente che il futuro del Namikaze non esiste più e che grazie al fodero ottenuto da quel tempio lo avrebbe condotto da un saggio che gli avrebbe rivelato importanti informazioni sull'ubicazione della katana. La disperazione di aver perso tutti i suoi amici lo assale chiudendosi in casa per diversi giorni fin quando Kushina non lo fa ragionare a dovere obbligando il suo amico ad uscire fuori per svagarsi. Giunto nei pressi di un chiosco di ramen, saltando da un tetto all'altro degli edifici, assiste involontariamente ad una conversazione tra shinobi dove un traditore del villaggio aveva informato Tobi Uchiha, uno dei membri dell'Akatsuki, su quanto accaduto di recente e proprio quest'ultimo aveva invitato la nuova Forza Portante a recarsi da solo a Kusa per un incontro: a quanto pare il suo obiettivo finale sarebbe quello di liberare il mondo dai demoni codati. In una delle tranquille giornate, il ragazzo del futuro incontra un suniano giunto fino alla Foglia in cerca di un esaminatore per aspirare a diventare Jōnin e da lì iniziano la loro conversazione che li porta fino al tema che non avrebbe mai voluto parlare: colui che aveva assassinato suo padre, ovvero il Kazekage nonchè Forza Portante dell'Ottacoda. A seguito di quell'incontro e di continui incubi, Minato sta nuovamente male con la febbre che lo debilita non tanto fisicamente ma mentalmente e anche lì, grazie alle cure amorevoli di Kushina, guarisce quanto basta per partire per una missione S a lui assegnata anche se poi si ritrova costretto a tornare a casa per evitare una nuova ricaduta. Rimessosi finalmente in sesto, torna alla sua vita da shinobi ma, durante l'ultima missione portata a compimento, avverte un brutto presentimento e al suo ritorno a Konoha viene messo a conoscenza che una forte fonte di chakra è comparsa nel Quartiere Uchiha assieme alla presenza di un corvo nero che sta sorvolando nel cielo ininterrottamente. Minato, dopo aver lasciato il suo kunai speciale a terra, si reca sul posto, celando la sua presenza dietro ad uno dei vicoli, e assiste da lontano al momento in cui uno shinobi della Foglia viene messo fuori combattimento dallo Tsuchikage determinando così la fine dello scontro accompagnato in seguito dalla discesa lenta e costante pioggia di piume di corvo che lo intrappola in un Genjutsu: resosi conto dell'accaduto, vaga con la mente lungo le strade del villaggio dove incontra nuovamente lo spirito di suo padre che lo sprona a dare il massimo e gli propone di chiedere l'intervento di due potenti Sannin capaci di tenere testa all'Akatsuki. Risvegliatosi a terra, privo di forze e con gli avambracci amputati, viene assistito fortunatamente da un ninja medico e insieme lasciano il Quartiere Uchiha dove una volta ristabilitosi, Minato conosce un altro shinobi della Foglia di nome Jinkai Hyūga chiedendo proprio a quest'ultimo di recarsi alla Base Anbu e lasciare a terra il kunai speciale nel luogo dove Hiashi Hyūga sta trascorrendo la sua vita da esiliato. Una volta dislocati là, anche se non nei pressi del posto indicato, scoprono che è impossibile avvicinarsi al Sannin in quanto la prigione era stata progettata per resistere ad ogni tipo di colpo ma il Guardiano, sfruttando i ricordi di suo padre, capisce che c'è solo una persona capace di sfondare la parete indistruttibile ma si trova a Kumo. Giunti là, il ragazzo riassume in breve ai due shinobi la storia del villaggio e l'obiettivo della missione: infiltrarsi nel Palazzo del Raikage e recuperare una sfera blu appartenuta ad un altro Sannin che possedeva una forza pressocchè sovraumana, Raigatsu.

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Durante il tragitto, il grande corvo, richiamo di Tobi Uchiha, li intercetta subito cercando in tutti i modi di fermarli. Minato, portato riparo da ogni pericolo, chiede al medico di riattaccare i suoi avambracci, custoditi all'interno di un rotolo, e così fa procedendo con l'iniezione di una sostanza tale da far perdere i sensi in pochi istanti ritrovandosi in una specie di paradiso: una distesa infinita di prato fiorito e profumato e un piccolo lago situato ad un punto non molto distante dalla sua posizione dove sulla riva di esso intravede Kushina che successivamente gli confida di aver fatto un esperimento durante le notti implementando sul corpo del ragazzo un sigillo che, una volta sciolto, gli avrebbe permesso di curarsi da ogni tipo di ferita, anche grave, e, vista la situazione critica, ne approfitta subito per usarlo. Una volta risvegliato dall'anestesia, si ritrova sdraiato a terra su una delle strade del villaggio alla luce del sole dove assiste quanto basta al tradimento del ninja medico prima di perdere nuovamente i sensi risvegliandosi in seguito all'interno della prigione dove avviene un acceso confronto con Tobi Uchiha in persona che però decide di liberarlo e di farlo curare in una tenda di soccorso lontano da Kumo non prima di avergli affidato un corvo particolare capace di dare un ordine ben preciso al momento opportuno. Minato, ripensando a tutto ciò che gli è capitato dal suo arrivo dal futuro, cerca il Jinchūriki del Nove Code per ottenere con forza il suo demone o parte di esso prima che venisse rapito dall'Akatsuki ma viene sconfitto subendo molte ferite che lo portano ad un nuovo ricovero in ospedale. Dopo un lungo periodo di convalescenza, egli fa la conoscenza di Hebikawa Inku, Forza Portante del Tricoda, di Aiko Uzumaki della Foglia e di un consigliere del Kazekage, quest'ultimi due giunti al villaggio per incontrare il nuovo Hokage, in rappresentanza dell'Akatsuki, Danzo Shimura. Una volta congedati, Hebikawa e Minato si recano ad un chiosco di ramen ma durante un colloquio amichevole quest'ultimo, con una scusa, si assenta, non prima di aver lasciato una copia di sè, per dislocarsi nel punto in cui non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi: sopra la testa del Sei Code nel Paese dell'Acqua confermando così la morte della precedente Jinchūriki. Lì incontra anche Jinkai, diventato ormai un shinobi della Nebbia, ma non hanno avuto modo di chiarirsi in quanto dovevano sigillare il demone nel corpo di un altro shinobi. Nel frattempo, al chiosco di ramen, la Forza Portante del Tricoda, dopo aver discusso sugli eventi successivi all'attacco da parte l'Akatsuki, chiede al Guardiano di aiutarlo a completare il suo speciale allenamento sul controllo totale sul cercoterio quest'ultimo accetta. Giunti in una zona priva di vegetazione a forma di arena circolare delineata da alberi sradicati e bruciature. Minato, di ritorno dal Paese della Pioggia, scioglie la sua copia decretando così l'inizio dello scontro che li portano in seguito allo stremo delle forze scagliandosi a vicenza tecniche di alto livello temendo soprattutto per l'incolumità della Forza Portante nel momento in cui alla fine quest'ultimo sopravvive ad un Rasenshuriken preso in pieno riuscendo allo stesso tempo ad avere il controllo totale sul demone.

Saga del Vendicatore Mascherato

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I due esausti shinobi si ritengono più che soddisfatti per aver raggiunto il loro obbiettivo in comune ma i festeggiamenti vengono rovinati con l'improvvisa comparsa dal nulla di un individuo avvolto da un soprabito identico a quello di Minato, ma a colori invertiti, e con il volto celato da una maschera a forma di volpe. Egli coglie subito l'occasione per attaccarli svariate volte mostrando a loro abilità tipiche di una Forza Portante. I due ninja raccolgono tutte le loro residue forze per provare a contrastarlo con qualsiasi mezzo ma senza avere successo e proprio alla fine del breve scontro l'oscura presenza rivela di aver già avuto il piacere di conoscere nella Konoha del futuro il Guardiano che, sopraffatto sia a livello psicologico che fisico, perde i sensi. Passa un mese e il ragazzo, che è rimasto rinchiuso per così tanto tempo in casa senza aver alcun contatto con l'esterno a parte Kushina, si reca al Palazzo dell'Hokage dove scopre che il capovillaggio aveva già abdicato da alcuni giorni e per questo, dopo un breve colloquio con alcuni dei più importanti esponenti, decide di eleggere Aiko Uzumaki come successore a titolo immediato. Un giorno, a seguito di una missione di basso livello, due Anbu riferiscono a Minato di aver trovato un civile malridotto proveniente da un piccolo villaggio dove è stato attaccato di recente da un gruppo di criminali anche se per il biondo ragazzo non è la prima volta che ne sente parlare e perciò decide di indagare di persona ma, giunto quasi a destinazione, ripensa alla premonizione funesta di Kushina e in cuor suo capisce che quel momento è arrivato e raggiunge il Villaggio della Pioggia dove convince Jinkai, divenuto nel frattempo Mizukage, a rivelare l'esatta posizione della sfera blu recuperata dal Palazzo del Raikage ma quest'ultimo, con il risentimento che ha verso il suo villaggio di origine, gli rivela una falsa indicazione. Tramite un messaggero della Sabbia, viene a sapere che nel frattempo i cercoteri hanno fatto la loro comparsa in tutti i villaggi più importanti tra cui Konoha, e che l'uomo mascherato aveva attaccato Suna per rapire una kunoichi. Kushina esprime la sua volontà di aiutarli nelle ricerche convincendo il biondo ragazzo a portarla nel luogo in cui lui aveva sostenuto la prova per diventare Guardiano. Una volta solo, raggiunge il Villaggio del Vortice dove nei pressi di una frattura spazio-temporale il fodero inizia a vibrare come a segnalare la presenza dell'arma. Senza segni di timore, la attraversa ritrovandosi proprio nei pressi del piccolo villaggio in cui si stava recando alcune ore prima dove conosce il nonno di Kushina che a quanto egli racconta non è la prima volta che si vedono per via dei numerosi viaggi nel tempo da parte del ragazzo per salvare la giovane Uzumaki e per dimenticare tutte le disavventure e le sconfitte patite da un uomo senza scrupoli che rapiva donne e ragazze per rivenderle al mercato nero i suoi ricordi vennero sigillati. Una volta sciolto il sigillo, egli ricorda tutto tra cui i dolorosi momenti a seguito del rapimento della ragazza. Improvvisamente il villaggio viene attaccato proprio da quell'uomo malvagio, che sfoggia la famosa katana capace di tramutarsi in un attimo in una zanbato, assieme ai suoi seguaci. Il nonno di Kushina e Minato uniscono nuovamente le forze riuscendo finalmente a sconfiggerli e a recuperare il cimelio ma quest'ultimo ne rimane gravemente ferito e perde i sensi. Al suo risveglio si ritrova in un punto indefinito dello spazio-tempo dove incontra Hagoromo Ōtsutsuki che gli rivela che quanto successo al villaggio era solo frutto di immaginazione per metterlo alla prova per determinare se il biondo ragazzo racchiudesse realmente in sè lo spirito di suo figlio Asura. Il saggio gli mette al corrente come l'uomo mascherato era stato riportato in vita grazie alla Resurrezione Impura e alla Tecnica del Samsara del Rinnegan usando del sangue geneticamente modificato ed infine soggiogato al fine di fargli credere che a seguito di un summit indetto dal Kazekage avevano deciso di porgli fine alla sua vita perchè ritenuto altamente pericoloso. A seguito della sconfitta dell'Akatsuki e del sacrificio da parte della madre di Minato per impedire la distruzione del suo mondo da parte del Jūbi, egli riuscì in qualche modo a liberarsi dal soggiogamento prendendo così decisioni autonomamente e aspettando nell'ombra che i nove cercoteri ritornassero in circolazione pronto a sigillarli tutti uno ad uno dentro di sè. Il suo obiettivo primario fu quello di vendicarsi uccidendo per primo il Kazekage nel suo laboratorio segreto e radendo poi al suolo tutto il Villaggio della Sabbia. Dal villaggio dei monaci rubò la famosa katana, rapì Kushina e solo alla fine sviluppò nuovi piani di distruzione che portò la fine al mondo ninja. Terminato il racconto, prima di rispedirlo al Villaggio del Vortice, egli dona un potere particolare frutto della fusione tra i poteri di suo figlio Asura, dei cimeli antichi e della sfera blu: la Modalità Eremita delle Sei Vie.

parte3

Una volta attivata, raggiunge Konoha constatando come i demoni sono già stati messi al tappeto grazie anche all'aiuto del Kokage. Assieme all'Hokage e ad alcuni ninja, si dislocano verso il deserto del Paese del Vento dove successivamente si separano per dare man forte al Villaggio della Sabbia con il Guardiano che invece raggiunge un'enorme piramide dove ad aspettarlo ci sono Kushina e il Raikage, reduci dallo scontro con il demone a nove code, mettendolo al corrente quanto successo durante la sua assenza. Con il Kazekage in pericolo, Minato, Kushina e la copia del capovillaggio della Nuvola sfondano il portone ed attraversano un portale spazio-dimensionale che li conducono nel futuro. Grazie ad una delle sue nuove abilità, il Guardiano percepisce delle fonti di chakra provenire dalla devastata Suna e al loro arrivo trovano proprio il Kazekage, la ragazza presa in ostaggio e l'uomo mascherato che si sorprende del fatto di rivedere il Namikaze così potente anche se il piano di Tobi Uchiha aveva ormai avuto inizio. La Uzumaki, tra lo stupore dei presenti, riconosce l'uomo in quanto la aveva salvato in passato dalla sua prigionia portandola al sicuro a Kumo. Kitsune ammette di aver donato a Minato le conoscenze della Modalità Eremita, di aver rubato nel Villaggio della Nuvola i Tesori dell'Eremita per fonderli in una lancia al fine di sfruttare il loro immenso potere per ritornare nuovamente indietro nel tempo per seminare morte e distruzione e del fatto che ben presto quattro meteoriti sarebbero precipitati nei villaggi di Kiri, Iwa, Suna e Konoha. Il Raikage, stufo della situazione, ingloba il loro nemico in un grofiglio di rami dove sbocciano dei fiori che rilasciano spore velenose capaci di debilitare chiunque nel raggio d'azione. Improvvisamente divampa in un istante un'incendio che assume un colore blu e da lì sbuca l'uomo mascherato che affida tutti i demoni che aveva sigillato dentro di sè a Minato che li sfrutta per creare quattro fratture spazio-tempo e tre copie di sè per distruggere tutti i meteoriti salvando così il mondo ninja. Con la morte di Kitsune, rivelandosi poi essere suo padre, a causa dell'estrazione dei demoni e la effettiva restituzione al Raikage dei tesori, tutti i shinobi tornano nel loro mondo prima che la frattura diventi instabile fatto eccezione per Minato e Kushina che tornano a Konoha nella speranza di trovare superstiti.

Saga della Pace nel Futuro

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Trascorre un paio di anni e il mondo ninja ritrova la pace riconoscendo Minato come il loro Salvatore. Quest'ultimo, grazie ai suoi nuovi poteri acquisiti e alla collaborazione dei shinobi dei vari villaggi, crea una sorta di ponte tra i due mondi sfruttando la vecchia spaccatura utilizzata da egli stesso per compiere i viaggi nel tempo. Una volta completata l'opera ritorna nel passato per delle questioni rimasti in sospeso portando con sè Kushina che ha il compito di reperire materiali utili oramai andati persi durante il conflitto con Kitsune. Per prima cosa si reca al Palazzo dell'Hokage per avere un'udienza con il capovillaggio ma due guardie personali lo informano che vista anche la tarda ora sarebbe stato opportuno ritornare la mattina seguente. Non potendosi però intrattenere per molto tempo onde evitare di modificare la sua tabella di marcia, decide, alle prime luci dell'alba, di recarsi al villaggio dei monaci assieme a Koichi Uchiha, un Genin della Foglia molto taciturno ma al contempo irrispettoso verso i suoi superiori, per fargli da maestro per pochi giorni affidandogli, una volta giunti a destinazione, delle missioni che gli avrebbero permesso sia di aiutare la piccola popolazione locale e sia di accrescere il proprio bagaglio d'esperienza. Lo scopo di Minato, nel frattempo, dopo aver incontrato nuovamente il loro capo, è quello di depositare all'interno dello piccolo tempio consacrato la katana rubata da Kitsune e il fodero preso in prestito anni prima e sigillare infine l'intera struttura utilizzando i poteri della Modalità Eremita delle Sei Vie per evitare di far ricadere nuovamente i cimeli nelle mani sbagliate. Durante il tragitto di ritorno a casa, i due shinobi cercano di instaurare un colloquio al fine di valutare soprattutto l'esperienza ottenuta del Genin constatando un miglioramento ben sperato ma una volta arrivati a Konoha quest'ultimo, rimasto orfano dei suoi genitori, vedendosi rifiutare la opportunità di essere seguito come allievo, sfoga tutta la sua rabbia optando nel tagliare qualsiasi tipo di legame di parentela e vivere la sua intera vita in solitudine. Quello stato d'animo viene placato dalle parole di Kushina che gli racconta sia come anche Minato era cresciuto orfano preferendo però percorrere una strada che non era fatta di odio nè di vendetta e sia come lei si sente tutt'ora fortunata nell'averlo conosciuto e amato. Risolta la questione, il biondo ragazzo accompagna la Uzumaki al portale e riparte subito alla volta del Villaggio della Sabbia per incontrare uno degli artefici della nascita di Kitsune: il Kazekage. Entrambi cercano di mantenere il colloquio il più pacifico possibile soprattutto sulla questione della morte del Settimo Raikage e quest'ultimo gli rivela come Tobi Uchiha avesse scisso la sua anima, per restare immortale, in sei parti che hanno preso la forma di oggetti: il corvo Shinkiro, ucciso durante l'infiltrazione nel Villaggio della Nuvola assieme a Jinkai e a Shuya, l'anello di Drago, appartenuto ad uno dei membri dell'Akatsuki, la Karasu no Hane (quest'ultimi due distrutti), la spada Kusanagi, il bastone di Pain, nascosto nella Valle della Fine, e il trono di Iwagakaure. Dopodichè egli mostra un antico fodero con all'interno una spada rotta capace di ferire lo stesso Tobi senza specificare da chi lo avesse ottenuto. Il capovillaggio della Sabbia, spinto ancora dalla vendetta per la morte dei suoi vecchi amici, rivede nel figlio del Settimo Raikage qualcosa di diverso visto che in fin dei conti aveva salvato la vita della sua ragazza e protetto tutti i suoi abitanti da Kitsune e decide di conseguenza di infrangere la sua promessa di morte invitando però Minato a tornare nella sua dimensione natia pregando, allo stesso tempo, di non farsi carico del destino del mondo in cui lo aveva ospitato per tanto tempo lasciando così ai suoi abitanti il modo più opportuno per distruggere l'Akatsuki. Minato, dopo avergli augurato di realizzare i suoi obbiettivi, ritorna nel futuro, sigillando successivamente il passaggio, e, senza perdere tempo, raggiunge di corsa il Villaggio della Pioggia, più precisamente nella Torre dove Sosuke Aizen, uno dei membri degli Akatsuki, con l'ausilio di uno speciale amplificatore, utilizzava le sue capacità sensoriali per rivelare le fonti di chakra presenti a diversi chilometri di distanza. Grazie alla Modalità Eremita delle Sei Vie e alla fortuna di aver conosciuto il chakra di Tobi, riesce, con non poca difficoltà a trovare tutti gli oggetti distruggendoli per sempre mettendo così fine all'incubo.

parte4

Trascorre del tempo da quel giorno e Minato, spinto dal desiderio di comprendere il reale motivo per cui l'Hokage decise di accogliere lui e sua madre nel villaggio nonostante fosse a conoscenza l'identità di suo padre, decide di incontrarlo di primo mattino nel grande cimitero. Il capovillaggio, rammaricato di non aver potuto intervenire per salvare la vita dei suoi amici e impedire il rapimento della sua compagna, nonchè ai tempi Forza Portante del Sette Code, ritenne opportuno non portare rancore visto che in fin dei conti non c'entrarono nulla con quanto accaduto ringraziandoli invece per aver protetto il villaggio e il mondo ninja da nemici temibili mettendo a rischio la loro vita. Invita per di più Minato a prendere il suo posto come Hokage ma quest'ultimo, prima di congedarsi, lo rifiuta in quanto troppo presto per ricoprire una carica così importante. Giunto a casa discute con Kushina sul fatto che il loro figlio sarebbe cresciuto in un mondo senza odio nè vendette ma il pensiero del ragazzo è rivolto all'altra linea temporale e sulla possibilità che l'Akatsuki avesse già risvegliato il demone a Dieci Code per usare la temibile tecnica della Luna Sanguinaria Infinita. Al dubbio dell'Uzumaki se ci sarebbe stato il pericolo di vederli comparire anche nel loro spazio-tempo, Minato espone delle eventuali soluzioni per contrastarli ma preferisce riporrere piena fiducia al Kazekage. In caso di fallimento, invece, il biondo ragazzo rivela di avere un asso nella manica, anche se non sa nemmeno lui quale sia, riuscendo però in qualche modo a tranquillizzarla. Uscito in terrazza, egli volge il suo sguardo verso il cielo ripensando a tutti i momenti della sua vita con un pensiero rivolto ai suoi defunti genitori ma venne interrotto dal richiamo di Kushina che lo invita ad aiutarla ad appendere al muro una foto incorniciata scattata alcuni giorni prima, approffittando di una giornata calma e spensierata, dove sono entrambi raffigurati con il ragazzo che tiene in braccio il loro primogenito.

Saga di Indra Uchiha

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Una mattina Minato viene convocato dall'Hokage per incontrare uno shinobi sopravissuto alla furia distruttiva di Kitsune: Indra Uchiha. Per qualche strana ragione un immaginario filo sottile sembra unire i due giovani soprattutto quando egli rivela di essere il diretto discendente del figlio dell'Eremita delle Sei Vie e difatti gli mostra il suo Rinnegan. È un giovane ragazzo sulla ventina o poco più, capelli lunghi marroni scuro ed indossa degli abiti quasi identici a quelli del biondo soprattutto per i magatama impressi sopra di essi. Lo stesso Uchiha lo mette in guardia sul potere che ha ricevuto da Kitsune in quanto frutto dell'odio del mondo invitandolo a ragionare su come i demoni avrebbero fatto liberarsi se durante la guerra la madre di Minato sigillò il decacoda con il Sigillo del Diavolo. Racconta, inoltre, il piano B dell'Akatsuki ovvero usare Kitsune come arma di distruzione di massa facendo sigillare dentro di sè dei cercoteri identici a quelli originali, creati in laboratorio e successivamente liberati e tenuti nascosti in attesa dell'esito della guerra. L'energia positiva di Minato in qualche modo li aveva resi buoni ottenendo fin da subito un nuovo stato di trasformazione mai vista che gli ha permesso di salvare il mondo da Tobi. Indra ritiene però opportuno liberarsi dei falsi demoni per evitare che lo influenzino a livello psicologico allo scopo di farlo trasformare nell'uomo mascherato tenendo conto che avrebbe salva la vita nonostante l'estrazione grazie anche ai poteri ricevuti dall'Eremita delle Sei Vie del futuro. Minato rimane sbalordito sia nell'ascoltarlo che nel vedere il simbolo impresso sulla mano dell'Uchiha che denota per appunto la discendenza del Clan Ōtsutsuki, inoltre esprime il suo timore che in sè potrebbe creare nel procedere in quanto capisce che ci potrebbero essere dei rischi anche se minori ma l'Hokage, fiducioso delle parole di Indra, non accetta scuse e gli ordina di estrarli al più presto ricordandogli cosa successe in passato quando lo stesso Minato perse il controllo su di essi. Visibilmente preoccupato, il Namikaze, a suo malgrado, obbedisce e una volta giunto a casa racconta tutto a Kushina, divenuta nel frattempo sua moglie, per filo e per segno facendola restare pressocchè esterefatta però anche lei concorda su quella decisione. Una volta affidato il loro figlio alla tata, aspettano il tramonto prima di incamminarsi verso il Villaggio del Vortice senza farsi vedere da nessuno dove al loro arrivo, oramai notte, entrano nell'antico tempio del Clan Uzumaki. La ragazza prepara ogni cosa nei minimi dettagli per infine invitare suo marito a stendersi su di un altare in pietra e di scoprire il ventre. Dopo aver aperto un enorme rotolo, Kushina compone alcuni sigilli per poi adagiare le sue mani cautamente sul ventre liberando un'energia pazzesca che illumina fortemente tutta la struttura. Quella stessa energia si tramuta poi in qualcosa di oscuro che pare ribellarsi come una bestia in cattività avvalorando così la tesi di Indra. Impiega un paio di minuti per riuscire a trasferirla tutta nel rotolo con il Sigillo Quadrangolare e a procedura conclusa entrambi i ragazzi, privi di forza, perdono completamente conoscenza. La mattina seguente, alle prime luci dell'alba, al loro risveglio si accorgono che il rotolo contenente i demoni sigillati è sparito nel nulla. Una volta tornati al villaggio, ancora provati fisicamente quanto mentalmente per l'esperienza vissuta alcune ore prima, riescono a mettere al corrente il capovillaggio che richiede immediatamente l'intervento dell'organizzazione Anbu per setacciare palmo per palmo tutto il villaggio e persino oltre le mura pur di scovare il responsabile che prende infine il nome di Indra Uchiha, scomparso nel nulla dal pomeriggio del giorno prima, in quanto è l'unico a conoscenza delle informazioni riservate. Minato propone ai presenti di ricostruire nel frattempo il villaggio aspettando l'occasione, dalla quale non si sa quale sia il suo reale obiettivo, di affrontarlo a viso aperto nel caso avesse deciso di imitare le gesta di Kitsune. L'idea pare abbastanza sconsiderata ma d'altro canto la vita doveva andare avanti comunque estendendo allo stesso tempo le ricerche su tutte le Cinque Grandi Terre Ninja con l'aiuto di tutti i neo eletti Kage. In fondo chi è Indra? L'Hokage riporta alla mente tutto ciò che sà sul suo conto ovviamente grazie alle informazioni raccolte dagli Anbu: è nato e cresciuto in un piccolo villaggio al confine del Paese del Fuoco assieme alla sua giovanissa moglie, appartenente al clan Uzumaki, e a suo fratello e per mantenersi lavorarono come maestri di arte ninja. Kitsune prese di mira proprio loro tre per via dei poteri particolari che avevano sviluppato nel corso di lunghi allenamenti e per questo li ritenne una minaccia da estirpare. Suo fratello fu il primo a morire mentre stava raccogliendo delle erbe mediche e sua moglie successivamente nel tentativo di mettere in salvo più abitanti possibili dalla distruzione del villaggio. L'odio profondo che provò nei confronti dell'uomo mascherato, portò Indra ad acquisire un potere fuori dal comune ovvero lo Sharingan Ipnotico e a quel punto, non avendo più nulla da perdere, decise di intraprendere la via della vendetta. I due diedero vita ad una battaglia senza esclusioni di colpi ma l'Uchiha perse rischiando di morire e proprio da lì riuscì ad aquisire i poteri nascosti dell'Eremita delle Sei Vie. Da quel momento trascorrono alcuni anni e Minato, oramai diventato uomo, spinto dalla curiosità di conoscere i fatti accaduti nella dimensione del passato soprattutto sulla sapere sulla sorte riguardante la guerra contro l'Akatsuki, effettua il salto temporale grazie al portale, ritrovando un Koichi Uchiha oramai divenuto un Jōnin tutto d'un pezzo. Per regalo gli dona un rotolo contenente le istruzioni, redatto dalla Uzumaki, per usare la tecnica del Sigillo Quadrangolare e gli affida un compito utile tanto per esercitarsi. Giunto al Villaggio della Foglia, incontra un Anbu di nome Itachi Uchiha che gli comunica che a causa della sua lunga assenza, parte degli abitanti avevano perso con il tempo la stima nei confronti di Minato e per questo il consiglio aveva deciso destituirlo della carica di Guardiano. A seguito della scomparsa prematura di Hime Kaguya Uchiha, figlia di Amaterasu e Tsukuyomi, nello scontro con il Kokage, anch'egli morto, viene eletto proprio il suo allievo come nuovo reggente. Un giorno quest'ultimo invita il biondo uomo in Ufficio per metterlo al corrente della situazione che sta versando da tempo la Nuvola e gli propone una spedizione al fine di instaurare un patto di alleanza tra i due villaggi raccogliendo allo stesso tempo delle informazioni. Prima di congedare l'ex Guardiano, che accetta il compito di buon grado, gli consegna un rotolo contenente tutte le erbe che egli aveva raccolto e sigillato all'interno con il Sigillo Quadrangolare, a dimostrazione della completa padronanza della tecnica. Compiaciuto per il duro lavoro svolto dal suo allievo, Minato, al calar del sole, si appresta a raggiungere il portale che collega i due mondi nel Villaggio del Vortice con l'intento per consegnare la merce quando d'un tratto avverte una strana sensazione in aria ed un leggero brivido attraversargli da capo a piedi.

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A quel punto fa ritorno alla Foglia dove il silenzio più assoluto regna ovunque, nonostante le luci accese di edifici pubblici e strade, riuscendo ad intravedere fin da subito shinobi di guardia ai gate accasciati al suolo ancora vivi ed illesi come del resto tutti gli abitanti del villaggio. Tenta di svegliarli in qualche modo anche con le maniere un pochino brusche ma senza successo fin quando non vede avvicinarsi una strana bolla che fluttua in aria lentamente per poi fermarsi a qualche decina di centimetri dinanzi a sè. All'interno di essa c'è un occhio simile allo Sharingan con ben nove tomoe che inizia a brillare acquisendo sempre più luminosità ma con un fendente rapido del suo kunai speciale a tre punte la distrugge: il figlio del Settimo Raikage giunge alla conclusione che è tutta opera di Indra. Grazie alla Modalità Eremita, riesce a localizzare la fonte di chakra più consistente notando come per qualche misteriosa ragione esso aumenta con il passare del tempo e mentre quelle del villaggio si affievolisce lentamente. In una delle tante zone molto boscose del Paese del Fuoco, incontra finalmente Indra, di spalle e comodamente seduto, concentrato ad osservare una sfera di cristallo e decide fin da subito di esternare duramente la delusione che prova per come l'Uchiha avesse tradito la fiducia di tutti soprattutto quella dell'Hokage. L'Uchiha nega di averli traditi anzi pretende dei ringraziamenti per aver liberato Minato, grazie anche all'aiuto di Kushina, da un enorme peso che lo stava portando dentro di sè da anni per salvare il prossimo a discapito della sua vita privata. Gli fa ricordare inoltre che nella dimensione dove si trovano in quel momento non sono stati riconoscenti per tutti i sacrifici fatti allora per avergli salvato la vita da una catastrofe certa ma il Namikaze non vuole riceverne in quanto è stato solo un suo dovere. Ignaro dei piani dell'Uchiha, gli chiede di liberarli dall'illusione che sta prosciugando il loro chakra costantemente ma Indra, sotto l'influenza negativa dei pseudo demoni e con lo Sharingan Ipnotico e il Rinnegan attivi, si rifiuta categoricamente pronto a lasciarsi avvolgere completamente da un'energia oscura ammettendo di aver sotto controllo l'intero mondo ninja con la volontà di conoscere ogni particolare che ciascun individuo li contradistingue, le emozioni che provano, il loro stile di vita estirpando allo stesso tempo il male che sta avvolgendo tutte le Terre Ninja. Infine, stanco di sentire lamentele, materializza dal suo corpo la mano del Susanoo che afferra l'impreparato biondo lanciandolo via in aria, per poi, una volta atterrato al suolo, catturarlo nell'illusione. Minato si ritrova circondato da migliaia di bolle dove ognuna di essa vede scene di vita quotidiana di tutti coloro che sono vittime della tecnica. Improvvisamente una voce femminile spezza il silenzio in quell'ambiente surreale, proprio accanto a sè vede una giovane ragazza dai capelli lunghi e rossi, proprio come Kushina, e gli occhi marroni: si presenta come Akane ed è la moglie di Indra. Quest'ultima, in attesa dell'arrivo dell'uomo, racconta i svariati tentativi di risvegliare i sensi delle ignare vittime mettendole in guardia dal pericolo che stanno correndo ma non ci riesce anche per via della tecnica di suo marito, perfezionato nel corso degli anni, che le spingono a compiere azioni e decisioni che potrebbero anche andare contro la loro morale e pensiero: ogni singola bolla presente nell'ambiente sono chiamate Strade o Mondi. Minato le chiede come avrebbe fatto ad essere lì se aveva perso la vita per mano di Kitsune moltissimi anni prima e difatti Akane gli spiega che quello che vede è una porzione della sua anima sigillata dentro il corpo dell'Uchiha con la consapevolezza che lui avrebbe prima o poi usato la tecnica illusoria per compiere il suo piano di vendetta e crede di estirpare il male in questo modo per evitare la nascita di un altro Kitsune. Prima di svanire nel nulla, la ragazza gli prende la mano, chiude gli occhi ed infine li riapre augurando buona fortuna. Il Salvatore a quel punto crea migliaia di copie e ognuno di loro, tra cui lui stesso, scelsero una bolla per infine entrarci dentro. Si ritrova in mezzo alla piazza di un villaggio, che non conosce, affollata di gente senza sapere cosa fare ma come per magia, un suo sesto senso si attiva e lo guida fino ad incontrare un ragazzo di nome Kaos Shirousagi che in quel momento stava fissando una sorta di Luna del tutto simile ad uno Sharingan ma con nove tomoe.

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Dopo aver messo al corrente del pericolo, convince il ragazzo a raccontargli tutto ciò che aveva fatto con Indra fino a poco prima dell'arrivo di Akane mensionando le prigioni nella quale era stato rinchiuso e liberato dall'Uchiha stesso. Una volta condotto sul posto, invita Kaos a poggiare la mano sulla spalla dell'uomo usando poi la Tecnica del Rilascio: davanti ai loro occhi compare una figura, composta di puro chakra blu, dalle sembianze di Indra, ed al centro di essa è presente una sfera luminosa. Una volta distrutta, Minato, sempre con l'aiuto del suo sesto senso, si dirigono nel luogo in cui l'unico artefice di tutta la situazione si starebbe nascondendo ovvero nel Villaggio del Vortice. Difatti da dietro una colonna appare proprio l'Uchiha che gli dà il benvenuto iniziando fin da subito a giocare psicologicamente sui ricordi di Kaos ma quest'ultimo resta lucido. Minato prova ad attaccare il nemico frontalmente ma va a vuoto in quanto il suo corpo sembra essere inconsistente. Ci prova allora Shirousagi obbligando l'Uchiha a schivare, seppur con maestria, ogni singola mossa fin quando quest'ultimo decide di porrere fine allo scontro evocando dal suo corpo un umanoide che lo avvolse interamente: il Susanoo Completo. Improvvisamente il biondo uomo, vedendo come la situazione stava degenerando così rapidamente, tra lo stupore dei presenti, viene altrettanto avvolto da un chakra blu luminoso come per i sigilli a forma di vortice presenti nel soprabito, e allo stesso tempo i suoi lembi appaiono perennemente infuocati, che andarono a prolungare creandone dei nuovi lungo le gambe per poi colpirlo in modo fulmineo con un Rasengan che lo mette finalmente al tappeto scaraventandolo a diversi metri di distanza ma si rialza in piedi contrattaccando con lo Shinra Tensei. Non riuscendo ancora a far ragionare Indra, lancia il suo micidiale Rasenshuriken che lo colpisce nuovamente in pieno: la luce emessa dall'impatto della tecnica con il corpo del Susanoo si propaga ovunque accecando i presenti per una decina di secondi. Tornato nel mondo reale, il quasi privo di chakra Minato giace disteso sul manto erboso fissando la Luna e le stelle splendere in alto nel cielo privo di nuvole per poi vedere Indra in piedi alla sua sinistra, con lo Sharingan Ipnotico ancora attivo come per il Rinnegan. Quest'ultimo gli racconta un episodio accaduto molti anni prima: una notte Akane lo portò in quello stesso bosco per rievocare i momenti piacevoli vissuti insieme. Ai tempi Indra fu ancora triste per la morte di suo fratello e lei cercò in ogni modo di tirarlo su di morale. Nella vegetazione circostante, d'un tratto comparvero delle fiammelle color blu che si sollevarono lentamente in aria verso il cielo e lei gli disse che si trattò dell'energia naturale emanata dal bosco per simboleggiarne la purezza, un evento piuttosto raro. Vedendo la trasformazione di Minato, gli fece ricordare quel momento e capisce che è stata tutta opera della Uzumaki per farlo riflettere sugli errori che stava commettendo. Per rimediare, oltre a ringraziarlo per avergli fatto aprire gli occhi dall'odio che lo stava attanagliando da anni, distrugge il rotolo contenente il chakra dei falsi demoni con la Fiamma Nera aiutando infine il suo interlocutore ad alzarlo in piedi, disattivando allo stesso tempo lo Sharingan, ed invita infine l'uomo ad aiutarlo a liberare tutto il mondo dallo Tsukuyomi Infinito grazie ai due simboli impressi nei loro palmi mentre il sole inizia a sorgere. Una volta sciolta l'illusione prende la decisione di far ritorno nel futuro continuando a fare la vita di sempre come avrebbero voluto sia sua moglie e sia suo fratello non prima di aver chiesto il perdono dall'Hokage. Alla fine, grazie ai poteri del Rinnegan, Indra svanisce nel nulla. In quella stessa mattina, Minato viene convocato nuovamente da Koichi e dall'Anbu Itachi riguardante l'imminente partenza verso Kumo ma, neanche il tempo di discutere sugli ultimi dettagli, compare improvvisamente il demone a nove code in mezzo alla foresta poco lontano dalla Foglia. Una volta evacuato il villaggio, scopre che l'artefice di tutto è una sfuggente bambina, dagli occhi di ghiaccio, capelli a caschetto blu notte e un terzo occhio chiuso stampato in fronte, che possiede sia dei strani poteri spazio-tempo mai visti prima che per qualche ragione possiede il controllo totale sul demone.

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Nonostante la fitta nebbia generata da quest'ultima e la bassa temperatura, Minato, con l'aiuto dei ninja del villaggio, stende il cercoterio con un Ultra Rasengan Titanico e viene infine sigillato nel corpo di un giovane shinobi: della nemica nessuna traccia. Da quel giorno i piani di Koichi cambiano in quanto viene a sapere che la Sabbia vuole dichiarare guerra Konoha e decide, assieme ad Itachi Uchiha, di cercare dei mercenari per aiutarli lasciando Minato a gestire il villaggio durante la loro assenza. Un giorno, però, compare Indra portando con sè una brutta notizia: Tsukuyomi Kaguya Uchiha è venuto a mancare e il consiglio ha deciso di eleggere il Namikaze come successore a tutti gli effetti per le sue gesta eroiche compiute nel corso degli anni. Dopo aver tempestivamente comunicato agli anziani la propria decisione, Minato, grazie alla tecnica spazio-temporale di Indra, ritorna definitivamente nel futuro per ricoprire una carica già da tempo predestinata. La cerimonia si svolge tradizionalmente sul tetto del Palazzo dove sono presenti, oltre alle cariche alte del villaggio, anche Kushina, il loro figlio e la gente giunta dinanzi alla struttura per acclamarlo a dimostrazione del loro affetto. Un nuovo capitolo della sua gloriosa vita lo sta aspettando a capo di un villaggio che lo ha sempre amato.


Curiosità

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• L'autore della storia, Silver D. Namikaze, ha voluto omaggiare il suo personaggio preferito anime/manga del mondo di Naruto, Minato Namikaze, creando una nuova trama tutta sua includendo ovviamente anche Kushina Uzumaki, in quanto sua compagna di vita. L'idea originale fu quella di incentrarla principalmente sui due ragazzi ma con il tempo l'ha ampliata notevolmente coinvolgendo personaggi del mondo ninja, tra cui i nemici principali, che hanno interagito con Minato.

• Alcuni shinobi della Forza Alleata Ninja, presupposero che la vera abilità innata di Minato sia il Controllo dello Spazio-Tempo per via della sua quasi immunità agli effetti collaterali dovuti ai continui viaggi tra dimensioni, però, a seguito del primo incontro con Kitsune, perse la capacità di percepire e riconoscere le fonti di chakra, riacquisendola in seguito dopo l'apprendimento della Modalità Eremita. Gli shinobi giunti nel futuro per sconfiggere Kitsune assieme a Minato e Kushina, non risentirono di alcun effetto negativo perchè lo stesso nemico riuscì a collegare perfettamente un ponte tra le due dimensioni. Dopo la sua sconfitta, il Namikaze, per precauzione, avvolse la Uzumaki con il manto di chakra grazie alla Modalità Eremita delle Sei Vie.

• Nonostante sia cresciuto senza la guida di suo padre, Minato ha dimostrato con il tempo la passione per le tecniche dei cercoteri cercando dei modi per farle sue ma lo fa esclusivamente per proteggere il mondo ninja dai nemici.

• Solo all'inizio della storia viene mensionato l'esistenza di un Minato del presente ancora bambino. Effettivamente non si conoscono le sue sorti a causa anche dei continui viaggi spazio-temporali compiuti da quello del futuro e da Kitsune cambiando, involontariamente, più volte il corso della storia.

• Quando ottenne i poteri della Modalità Eremita delle Sei Vie, l'autore per sbaglio gli ha attribuito l'outfit della Modalità Kurama ma tutto ciò poteva essere ricondotto dalla fusione della zambato, ricavata dalla zanna del demone a nove code, e della Sfera Blu forgiata da Raigatsu da parte di Hagoromo Ōtsutsuki.

• Non si conosce tutt'ora il significato lettera D. che compare nel nome completo sia del padre che di Minato stesso. Alcuni credono che si tratti di un secondo cognome ma potrebbe rappresentare qualcos'altro.

• Alcune curiosità su Minato: il suo hobby è leggere libri antichi riguardante il mondo ninja sin dalle sue origini; il suo cibo preferito è il ramen ma anche tutto ciò che cucina Kushina; uno dei suoi desideri è quello di combattere contro il maestro di suo padre. Minato è mancino ma è anche ambidestro durante i combattimenti specialmente quando usa il Rasengan.

Citazioni

(A Takeshi Shinami) "Sii sempre te stesso e non farti manipolare da strani pensieri che impongono gli altri. Aprì i tuoi occhi e capirai che il mondo non è sempre rose e fiori."

(A Jinkai Hyūga) "Ho conosciuto tanti shinobi nella mia vita, ognuno con un proprio carattere e personalità, ma uno come te credo nessuno. Tendi a mancare spesso e volentieri di rispetto non solo nei confronti dei tuoi superiori ma anche in quello dei tuoi compagni. Invece di restare il più lucido possibile, decidi per conto tuo di compiere gesti così sconsiderati senza ricevere dei pareri... So per certo di non esserti simpatico perchè magari sei abituato a non dover dare conto a nessuno ma comportandoti così farai poca strada. Fidati, questo non è il momento giusto per fare l'eroe e forse ti sei fatto un'idea sbagliata sul significato di quella parola ma sono oggi sono qui a spiegartelo: l'eroe non è sempre colui che si mette al centro dell'attenzione per dimostrare le proprie doti combattive ed evidenziare quanto si è forti per poi morire nel campo di battaglia pur di avere una propria tomba con inciso il suo nome adornato con dei fiori profumati e una medaglia impressa sulla pietra. Il vero Eroe è colui che protegge e incoraggia il prossimo mettendo a repentaglio la propria vita quando serve ma soprattutto cerca di mantenere viva la fiamma della Volontà del Fuoco che arde all'interno di tutti coloro sia che ci credono fermamente e sia che ci crederanno in futuro. Solo a quel punto verrà ricordato per sempre le sue gesta. Se vuoi davvero affrontare l'Akatsuki e sacrificare la tua vita per nulla, allora non potrò fare altro che fermarti in qualche modo anche se non potrò usare le mani perchè non ti permetterò di gettare al vento la tua esistenza per un capriccio saltato fuori dalla tua testa per poi pentirtene. Se ci tieni invece a vendicare i tuoi compagni allora inizia ad essere un vero ninja e a collaborare. Spero di esser riuscito a farti aprire gli occhi..."

(Riguardante Kumo) "Ci troviamo in uno dei posti in cui quasi nessuno si sognerebbe di mettere piede, nemmeno morto: il Villaggio della Nuvola. Durante l'insediamento del Settimo Raikage, la pace regnò incontrastato per tutto il Paese del Fulmine e gli abitanti ne andarono fieri. Non appena divenne Guardiano, il capovillaggio si ritrovò costretto ad abdicare non a favore di un suo fidato sottoposto ma bensì di una persona con cui ebbe un incontro qualche giorno prima, ovvero uno dei tre membri dell'Akatsuki che stanno in questo momento attaccando la Foglia. Conosco la sua vera identità ma ritengo non opportuno rivelarne."

(A Hebikawa Inku) "Se veramente aspiri a guidare il villaggio con saggezza, e non solo con la forza, allora dovrai dimostrarmi che tu sarai in grado anche di stringere e mantenere una solida amicizia con il tricoda che è racchiuso dentro di te. Non serve essere una Forza Portante per diventare un Kage."

(Agli abitanti di Konoha) "Dentro ognuno di noi racchiudiamo la Volontà del Fuoco... siamo una grande famiglia e ciò ci spinge a proteggere tutto ciò che amiamo e l'amore è la chiave per la pace!"

(Al Kazekage) "Voglio far sì che Tobi Uchiha smetta di giocare con i sentimenti e le debolezze delle persone a suo piacere, come era stato prima con mio padre e adesso con lei. L'uomo mascherato è stato solo il frutto del rancore e della vendetta che gli shinobi avevano coltivato nel corso degli anni e tutto ciò ebbe inizio nel momento in cui venne catturata l'Hokage di allora, nonchè Forza Portante dell'Eptacoda. Quel giorno vennero anche uccisi importanti shinobi della Sabbia ma non per mano di mio padre ma bensì quella di Tobi e della sua organizzazione e sono certo che lui stesso ti raccontò un'altra versione dei fatti per farti cadere nella spirale d'odio e manovrarti a suo piacimento. Fortunatamente, da quanto ho capito, ne sei uscito fuori anche se non del tutto. So che è difficile per te non accettare quanto ti sto raccontando ma ti assicuro che mio padre non era come lo stai dipingendo e secondo le testimonianze di allora lo videro più come un pacifista con la fissa dei cercoteri e che preferì rifugiarsi nell'Isola della Tartaruga pur di non combattere..."

(A Koichi Uchiha) "Sei cresciuto molto da quel giorno... e da quel che percepisco noto che i miei pochi insegnamenti hanno dato comunque dei buoni frutti, giusto Koichi?"

(A Koichi Uchiha) "Abbi fiducia nelle tue capacità e nelle persone che credono in te. Anche io ho paura di perdere le persone a me care e non sono riuscito a salvarli tutti, tra cui mia madre che si sacrificò per il bene di tutti, durante la guerra. Il mondo in cui viviamo purtroppo è molto crudele ma bisogna sempre cercare di alzare la testa e combattere per i nostri ideali fino alla fine. Ti aiuterò a tracciare il tuo cammino finchè posso, per il resto spetterà a te percorrerla!"

(A Indra Uchiha) "Non sei il solo ad aver perso amici, familiari e coloro che hanno riposto in noi le loro speranze. Dobbiamo solo rialzarci in piedi e andare avanti nella vita. Che messaggio vorresti dare alle future generazioni?"

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"Minato D. Namikaze: The Savior of Two Worlds" is a fanfiction written by ~Silver D. Namikaze~ of L'Archivio di Silver D. Namikaze, based on the japanese manga and anime Naruto, protected by a Creative Commons License ©. Some artworks have been made by ~Koichi~ (the first of "Saga del Ragazzo Venuto dal Futuro" and "Saga del Guardiano di Konoha" and the second of "Saga del Vendicatore Mascherato"), La Belvaa ("Modalità Eremita") and Sabaku No Azer (on the top of the data) of NAN - Naruto Addestramento Ninja






Edited by ~Silver D. Namikaze~ - 22/3/2020, 21:14
 
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view post Posted on 25/3/2020, 12:13     +1   -1




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Il 27 Luglio 2013 è nato uno dei personaggi più originali ed indiscussi di tutta NAN: Minato D. Namikaze. Nel corso degli anni, fino alla fine del 2019, sono riuscito a sviluppare una trama a dir poco fantascentifica basandomi sia su una serie televisiva a cui mi ispirai molto e sia ovviamente sulle dinamiche del mondo ninja a seguito della morte del padre di Minato, ovvero il mio precedente personaggio. All'inizio fui poco incline a ripartire tutto completamente da zero senza un appiglio solido dove poter trarre spunto ma con il tempo sviluppai l'idea di creare un giovane shinobi giunto da un futuro lontano, con una storia differente da quella usata nel corso del presente, prefiggendogli un obiettivo ben preciso: salvare il suo mondo da un potente nemico. Per renderlo unico ho persino rotto i soliti schemi del gioco lasciandomi completamente dare sfogo alla fantasia e arricchire la sua storia in tutte le sue sfaccettature. Ho voluto dare un mio tributo a Minato creandogli una degna storia tutta sua perchè in primis ai tempi in cui cominciai a scrivere le prime righe ebbe la mia stessa età e successivamente per permettergli di continuare la sua storia d'amore con Kushina. Giorno dopo giorno, con impegno e sacrificio, ho inventato, tratto spunto e sfruttato a mio vantaggio le diverse dinamiche che mi sono state presentate grazie anche a tutti coloro che hanno partecipato e reso, anche se involontariamente, Minato per quello che è realmente: un Eroe. Per questo egli merita davvero di essere introdotto nella NAN Hall of Fame 2020.

Silver D. Namikaze

Riconoscimenti Ottenuti:

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• NAN Awards 2015 come Migliore Avventura "In Cerca di Rinforzi"

• NAN Awards 2019 come Premio Armstrong "Minato D. Namikaze"

• NAN Awards 2020 come Miglior Missione "Road to Ninja"






Edited by ~Silver D. Namikaze~ - 7/10/2020, 11:10
 
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1 replies since 18/1/2018, 17:52   951 views
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